Con messaggio 11 marzo 2021, n. 1028, l’Inps informa che la funzionalità Evidenze, inserita nel Nuovo Cassetto Previdenziale del Contribuente, è stata integrata con il moduloEvidenze 2.0. Tale modulo consente agli intermediari e ai datori di lavoro titolari di abilitazione di individuare autonomamente le anomalie di particolare rilevanza relative alle posizioni contributive (matricole aziendali) in delega e di intervenire sulle singole evidenze risolvendo le problematiche rilevate. Il rilascio di questa funzionalità si inserisce nella nuova fase di progettazione dei servizi, avviata dall’Istituto con il Piano Strategico Digitale e il progetto collegato “Co-partecipazione degli intermediari nella generazione di valore pubblico”, al fine di fornire strumenti sempre più aderenti alle esigenze dell’utenza e che vede perciò il coinvolgimento diretto dei destinatari stessi.
Gli intermediari sono, infatti, da considerarsi parte integrante del modello di distribuzione del servizio, essi hanno accesso a una parte del sistema informativo dell’Istituto e tramite lo stesso esercitano un controllo della qualità del dato e generano valore per l’utente finale.
Il “Servizio Evidenze per Aziende e Intermediari” offre dunque alle aziende e agli intermediari abilitati un servizio interattivo di consultazione e gestione delle evidenze aziendali di propria competenza, basato su viste e strumenti di gestione simili a quelli utilizzati dal personale dell’Istituto.
Nel “Nuovo Cassetto Previdenziale del Contribuente” – che si configura come un contenitore informativo con nuovi strumenti e con una gestione indipendente dalle applicazioni che possono essere selezionate anche contemporaneamente ed evidenziate tramite singole finestre (cfr. messaggio n. 4702/2020) – la funzionalità “Evidenze”, è stata integrata con il modulo Evidenze 2.0 e realizzata in collaborazione con i componenti dei Tavoli Tecnici istituiti con il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Il citato modulo Evidenze 2.0 consente agli intermediari, nonché ai datori di lavoro titolari di abilitazione, di individuare autonomamente le anomalie rilevanti relative alle posizioni contributive (matricole aziendali) in delega e di intervenire sulle singole evidenze risolvendo le problematiche riscontrate.
Tale modulo consente, con un solo click, la contestualizzazione dell’intero cassetto sulla posizione contributiva per la quale è stata rilevata l’evidenza, permettendo di accedere in modo immediato a tutte le informazioni necessarie per identificare e risolvere l’anomalia. Per ogni tipologia di “Evidenza” sono infatti disponibili suggerimenti e indicazioni operative, nonchè per alcune di esse è stato reso disponibile anche un help esplicativo.
È inoltre reso possibile in un unico punto inviare richieste o comunicazioni all’Istituto e prenotare eventuali appuntamenti.
L’Inps ricorda inoltre che fra gli strumenti a supporto della sistemazione delle evidenze, c’è anche il “Vademecum UniEMens”, realizzato in sinergia con il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro e pubblicato con il messaggio n. 4271 del 13 novembre 2020, il quale è una guida contenente indicazioni utili per il monitoraggio e la correzione dei flussi UniEMens e delle Note di rettifica.
Le eventuali richieste di supporto amministrativo dovranno essere veicolate tramite il consueto canale di “Comunicazione bidirezionale” presente nel Cassetto Previdenziale, selezionando i relativi oggetti. La funzionalità “Comunicazione Bidirezionale 2.0” del “Nuovo Cassetto Previdenziale del Contribuente” consente infatti di inviare alla Struttura territorialmente competente una richiesta o una comunicazione specifica, relativa ad un ben definito ambito tra quelli presenti nel Cassetto Previdenziale (UniEmens, Versamenti, regolarità contributiva, certificazioni, etc.); allegare alla richiesta la documentazione a supporto; visualizzare lo stato della propria richiesta ed eventuali commenti inseriti dagli operatori e l’esito finale; ricevere comunicazioni in tempo reale, tramite e-mail e SMS, sulla protocollazione e smistamento alla Struttura territorialmente competente e sulla successiva chiusura del quesito di back-office; accedere allo storico delle proprie richieste.
Nel corso del primo semestre 2021 – conclude l’Inps – verranno implementate le evidenze strettamente connesse al recupero dei crediti, poiché il modulo “Evidenze 2.0”, come il Cassetto che lo contiene, è stato appositamente creato sin dall’origine comeMulti-Gestione, rappresentando una solida base su cui sviluppare future implementazioni.